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Prima di cercare di elaborare la ricetta, reputo opportuno fare un paio di precisazioni: quella che sto descrivere é una ricetta frutto dei miei studi scolastici e della mia piccola esperienza quotidiana (professionale e non): i dosaggi non saranno mai precisi al milligrammo perché la cucina é anche fatta di fantasia ed improvvisazione. Prendetevi quindi la libertà di ispirarvi a questa ricetta e rielaborarla come meglio credete ed adeguarla ai vostri gusti. La ricetta la lascio per lasciare dei consigli metodologici che reputo interessanti e per dare delle linee guida a chi magari ne ha meno di me – o proprio non ne ha – e per fare una ricetta che sia il più possibile inclusiva per tuttə. Vi descriverò tutto dalla A alla Z, strumentazione compresa.
Strumentazione
- Una pentola per il brodo
- Un pentolino per il risotto (l’ideale sarebbe in rame, ma se non ce l’avete va benissimo pure d’acciaio: l’importante é che abbia il fondo abbastanza spesso in modo da diffondere il calore lentamente – 1/2 cm circa)
- Un’altro pentolino per la riduzione di barolo chinato
- Un robot da cucina
- Un colino a maglia fine (va benissimo un chinois se ce l’avete, altrimenti quello che avete)
- Un mestolo
- Un cucchiaio (in legno/plastica/ferro: di nuovo, quello che avete in casa)
- Un leccapentole
- Un padellino per cuocere lo scalogno a parte per il soffritto e per tostare le mandorle
- Una grattugia (sarebbe ideale una zester stile quelle della microplane – avete presente quelle che si usano per le scorze d’agrumi grattugiate? – però anche lì: quello che avete in casa va benissimo)
- Un coltello trinciante
- Uno spelucchino/un coltello da cucina per pulire la zucca e lo scalogno;
- Un frigo (se avete un freezer meglio ancora).
Ingredienti
Per il burro di mandorle:
- 250 g di mandorle sgusciate
- 1 cucchiaino di olio EVO
- 1 pizzico di sale facoltativo
- 1 cucchiaino d’acqua.
Per il brodo vegetale:
- Acqua fredda (o, meglio ancora, ghiaccio): 2 l
- Sedano 150 g
- Carote 200 g
- Cipolle (bianche o dorate) 200 g
- Pomodori (ramati/pachino: basta che non siano da sugo come i cuori di bue): 150 g
- Finocchio 100 g (facoltativo)
- Gli scarti della zucca (facoltativo, giusto per non buttarli ed insaporire già un po’ di zucca il brodo)
- Olio EVO: proprio una lacrima.
Per il risotto (dosaggi indicativi per 4 persone):
- 1 scalogno
- Olio EVO q.b
- Riso (varietà consigliate: carnaroli e vialone nano – anche l’arborio va bene, ma i primi due sono i migliori imho): 400 g
- 1 zucca (sceglietene una che sia poco ricca d’acqua per il risotto – le tonde di solito sono ottime, la mantovana é ottima e quella di Chioggia pure, come pure quella di Piozzo)
- Burro di mandorle
- Barolo chinato q. b
- Cioccolato fondente 99%: 20/30 g.
Per la riduzione di barolo chinato:
- 100 ml di barolo chinato
- 50 g di zucchero.
Preparazione
Per il burro di mandorle
- Tostare le mandorle nella padella ben calda (oppure in forno preriscaldato ventilato a 180 gradi)
- Una volta tostate, frullare le mandorle fino ad ottenere un composto farinoso
- Continuare a frullare fino a quando le mandorle non rilasceranno i loro oli naturali. Se il composto si attacca alle pareti del frullatore, staccare il composto aiutandosi con il leccapentole e riprendere a frullare
- Per facilitare il tutto, aggiungete 1 cucchiaino d’acqua e 1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva alla vostra preparazione. Se però utilizzerete un robot da cucina potente, non vi servirà aggiungere né acqua né olio e il vostro burro di mandorle perfettamente omogeneo sarà pronto in pochi minuti
- Mettere il burro di mandorle in un recipiente e mettere in frigo (o in freezer se potete – vi sarà chiaro alla fine il motivo)
Per il brodo vegetale
- Ungere leggerissimamente tutte le verdure per il brodo dopo averle sciacquate bene con l’olio EVO – il necessario per non farle attaccare alla pentola
- Schiacciare leggerissimamente i pomodori con il palmo della mano, togliete la prima guaina alla cipolla (questo, in realtà, é un passaggio facoltativo – vedete voi) e mettere tutte le verdure nella pentola a tostare per qualche minuto (non é necessario pulire la carota per il brodo se é stata ben lavata, quindi potete metterla tranquillə con la buccia senza farvi troppi problemi)
- Quando sentite l’odore di verdure tostata, aggiungere l’acqua fredda/ghiaccio e lasciate sobbollire a fiamma bassa per una mezz’oretta
- Nel frattempo, cominciate a mettere in forno la zucca privata dei semi (non buttateli via, se mi sentite: sono ottimi al forno e sgranocchiati così come spuntino) e, se volete e potete, anche della buccia. 180 gradi, forno statico per un tempo dai 30 ai 45 minuti (controllatela di tanto in tanto)
- Una volta cotta, frullatela (o passatela al setaccio – come preferite voi: potete anche frullarla nello stesso robot utilizzato per il burro di mandorle così vi recuperate tutti gli umori del burro di mandorle)
Per la riduzione di barolo chinato
- Mettere il pentolino per la riduzione di barolo chinato a fuoco basso
- Versare il barolo chinato
- Aggiungere lo zucchero e lasciar ridurre fino ad ottenere uno sciroppo
- Lasciar raffreddare.
Per il risotto
Ok, dopo tutta sta lunghissima trafila arriviamo al punto della questione: il risotto. La prima cosa da fare é far cuocere lo scalogno da parte – é vero che molte persone lo fanno nella stessa pentola del risotto, ma il rischio é quello di farlo bruciare lo scalogno prima ancora di far tostare il risotto che tosterà in uno scalogno già bruciacchiato, quindi: a voi la scelta, é una scuola di pensiero.
- Tritatelo finemente (se dico ‘Taglio brunoise’ mi capite? A dadini molto piccoli, di pochi millimetri)
- Mettetelo a cuocere nello stesso padellino dove avete fatto tostare le mandorle con un po’ d’olio EVO se necessario (e se si dora molto, aggiungere un pizzico di brodo – filtrato con il colino – per non farlo bruciare)
- Una volta cotto, spegnete il fuoco e lasciatelo da parte
- Cominciare a far tostare il riso nel pentolino e salarlo leggerissimamente
- Una volta che si sente odore di tostato, aggiungere il barolo chinato e far evaporare
- Una volta evaporato il barolo chinato, aggiungere un po’ di zucca frullata a gusto, lo scalogno e il brodo precedentemente salato (attenzione: salare il brodo sempre alla fine e non salarlo mai troppo). Cuocere il riso a fiamma medio-bassa portandolo a cottura (dai 15 ai 18 minuti circa) aggiungendo di tanto in tanto un mestolino di brodo (filtrato con il colino)
- Arrivato a 1/2 minuti dalla fine della cottura, arriva la fase della mantecatura: togliere il riso dal fuoco, togliere il burro di mandorle dal frigo/freezer e aggiungere al risotto (lo shock termico contribuisce a creare l’onda che molti ricercano in un buon risotto) e cominciare a mescolare facendolo sciogliere/legare con il risotto e cominciare a grattugiare il cioccolato fondente a piacere
- Se diventa troppo spesso/colloso, aggiungere un altro po’ di brodo – il necessario a renderlo un po’ meno denso
- Servire con una piccola grattugiata di cioccolato e la riduzione di barolo chinato sopra
- Buon appetito!
P.S: la roba che avanzate durante la preparazione può essere congelata senza alcun problema (tanto il burro di mandorle, quanto il brodo vegetale e la zucca: potete riutilizzarla per altre preparazioni). Spero vi aggradi e sono aperto a suggerimenti, critiche ed altri consigli