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Questa volta non ho titoli belli per il mio piatto, anche se in Sicilia l’omosessuale, il gay, il frocio viene chiamato pure Puppo che significa Polpo.
Come saprete la pasta di può fare con qualsiasi nero di cefalopode oltre che con la seppia.
C’è un prodotto ittico ormai sconosciuto perché quando a Bari vendevano il polpo alle persone che se lo potevano permettere, ma non erano di fatto pescatori, levavano via tutte le interiora, e tutt’ora é così quando ci si fa pulire il pesce dal pescivendolo.
Però a Bari ai pescatori rimanevano le interiora, una pallina marroncino perlacea e una pallina bianca, e se le mangiavano.

Non sono un biologo marino perciò non so se sia veramente il fegato o le uova, ma a Bari viene chiamata malandra.

Inutile dire che quando si fa la pasta con il nero di seppie è meglio pulirsele a casa da solo per recuperare eventuali uova e il fegato.
Nelle seppie per esempio il fegato è quella parte marrone a forma di corna; la vescica del nero è una sacca separata nella parte alta della “testa” insieme a eventuali latti e uova.
Nel polpo e moscardino invece la sacca del nero non è una vescica separata ma è una parte del fegato stesso e le uova sono di molto diverse e la maggior parte delle volte trovi una pallina bianca

La malandra di polpo a Bari si bolle semplicemente (o si frigge) ma ci puoi fare anche la pasta.
In questo caso ho seguito la classica ricetta per il nero di seppia ma per il fegato di polpo

Ingredienti

  • Aglio
  • Olio
  • Peperoncino
  • Prezzemolo
  • Pezzettini di polpo
  • Vino bianco

Preparazione

  1. Soffritto di aglio olio peperoncino prezzemolo
  2. Aggiungo i pezzettini di polpo
  3. Sfumo con vino bianco
  4. Gli ultimi cinque minuti ci calo la malandra la faccio scoppiare e poi acqua di cottura e salto dello spaghetto gli ultimi due minuti

POTETE USARE ANCHE I MOSCARDINI PER QUESTA RICETTA