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SISTEMA ACCREDITAMENTO PUBBLICO E PRIVATO
area sensibile, attivita’ attualmente non pubblicata completamente
Premessa
L’autorità antitrust ha proposto di incentivare lo sviluppo di strutture sanitarie efficienti e di consentire l’accesso al mercato anche ai nuovi operatori, prevedendo criteri oggettivi e non discriminatori per l’accreditamento.
Le norme hanno il fine di eliminare il regime di accreditamento provvisorio e prevedere selezioni periodiche regionali, basate su verifiche sistematiche degli operatori convenzionati, volte alla razionalizzazione della rete in convenzionamento.
L’imposizione di limitazioni all’accesso al numero degli operatori non risolve il problema di come garantire una corretta informazione sulla qualificazione degli operatori, ne’ impedisce di fornire servizi di bassa qualità o di adottare comportamenti opportunistici.
L’apertura alla concorrenza anche di un settore così delicato, ma solo se richiesta dal calcolo del reale fabbisogno ed in rafforzamento delle strutture pubbliche, è idonea ad esercitare una tensione positiva all’aumento di produttività e di qualità di chi eroga i servizi, purché tale qualità non sia poi controllata dallo stesso soggetto o comunque dal soggetto che indirettamente gestisce il servizio.
Criteri di ripartizione del budget fra le strutture private accreditate
L’autorità antitrust ha ribadito che l’utilizzo del criterio della spesa storica è idoneo a cristallizzare le posizioni già presenti sul mercato, non consentendo un adeguato sviluppo delle strutture maggiormente efficienti ed ostacolando l’accesso di nuovi soggetti imprenditoriali.
L’obiettivo da raggiungere è il confronto concorrenziale nella fornitura di beni e servizi nelle asl in funzione di criteri ispirati al principio della non discriminazione, alla valorizzazione del livello di efficienza della singola struttura, nonché all’effettivo soddisfacimento delle esigenze della domanda.
Vedi dl 95/2012: obbligo delle asl di rinegoziare con i fornitori i contratti qualora i prezzi di beni e servizi risultino superiori al 20% rispetto ai prezzi di riferimento.
La politica di promozione della concorrenza costituisce uno strumento efficace anche in ambito sanitario per rendere più efficiente il sistema, con riflessi anche sul benessere finale dei cittadini e sul contrasto alla crescita delle disuguaglianze.
(1.6.1) Revisione normativa accreditamento istituzionale
Punti principali:
– avvio percorso accreditamento erogatori pubblici ordinari
– percorso di accreditamento erogatori privati ordinari
identificazione accreditamenti provvisori 2018
verifica obbligo assunzione partite iva e stabilizzazine precari
rimappatura ospedali religiosi classificati
aumento clausole salvaguardia occupazionale
12.2 – convenzioni e accordi regionali con MMG
12.3 – valutazione su debolezze settore pubblico che avvantaggiano il settore privato
12.4 – avvio strutture di auditing per intramoenia in ogni struttura sanitaria, sotto direzione asl e verifica regionale
12.5 – revisione agende
12.6 – revisione strutture pubbliche e investimenti su aree intramoenia
12.7 – procedura di verifica delle fatturazioni extramoenia e delle tariffe applicate
Revisione completa della normativa relativa all’ACCREDITAMENTO delle struttura sanitarie private convenzionate
Obiettivo:
14.1 – revisione normativa accreditamento per maggiore trasparenza e vincolata a risultati e eticita’ rapporto con i dipendenti
14.2 – obbligatorieta’ bilanci e risultati
14.3 – revisione organismi di verifica della qualita’ dei servizi offerti dagli enti accreditati e convenzionati
14.4 – valutazione criteri di pagamento (non semplice “rimborso fatture su numero di prestazioni erogate o posti letto dichiarati”).
14.5 Revisione convenzioni atipiche
14.6 – Verifica autorizzazioni solo a fronte di documentate carenza del servizio pubblico
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Modifiche alla legge regionale del 3 marzo 2003 n.4. “Norme in materia di autorizzazione alla realizzazione di strutture e all’esercizio di attività sanitarie e socio-sanitarie , di accreditamento istituzionale e di accordi contrattuali
(VEDI PROPOSTA DI LEGGE n.284 presentata dal M5S il 5/8/15)
La legge regionale n.4 del 2003 pone le basi normative per le autorizzazioni, l’accreditamento e gli accordi contrattuali con strutture sanitarie e sociosanitarie. Da essa sono derivati diversi provvedimenti che hanno ulteriormente integrato ed espanso gli ambiti di intervento normativo: citiamo il regolamento regionale n.2 del 26 gennaio 2007, i decreti commissariali N.U0090 del 10 novembre 2010 e N.U0109 del 29 dicembre 2010, e il decreto commissariale N.U0013 del 23 marzo 2011.
Intendiamo intervenire, con alcune importanti modifiche alla legge 4/2003, per integrare nel testo base alcuni provvedimenti successivi in modo da correggerne errori e sottovalutazioni.
In particolare le modifiche sono concentrate sugli articoli 2,5,7,9,10,12,13,14,16,17,17bis.
Intendiamo rendere trasparente tutto il processo di verifica e valutazione sia delle autorizzazioni che dell’accreditamento, con una particolare attenzione al controllo della permanenza dei requisiti minimi dopo l’avvenuto accreditamento, e quindi alla qualita’ dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria offerta dalle strutture regionali. E su questo poniamo maggiori vincoli, in ottica di eventuale decadenza dell’autorizzazione (attualmente non previsti nella legge in vigore).
Riportiamo un ruolo centrale alla commissione competente.
Specifichiamo tutte le modalita’ di composizione della commissione di verifica, con meccanismi che premino l’oggettivita’ delle valutazioni da parte di personale qualificato, interno ed esterno alla asl, con lo stretto controllo di portatori di interesse pubblico (sindacati rappresentati nella struttura e associazioni noprofit del territorio).
Aumentiamo le sanzioni, non per penalizzare le piccole strutture, ma rendere piu’ difficile l’esercizio di attivita’ sanitaria diversa da quella autorizzata.
Introduciamo maggiori tutele per i lavoratori, salvaguardando la non-precarieta’ delle professioni sanitarie, e aggiungiamo fra i criteri di valutazione il rispetto delle condizioni di lavoro e il comportamento sindacale della struttura stessa.
Sono aggiunti gli articoli 11 bis e 17 bis. Introduciamo l’obbligo di visite ispettive in casi di malasanita’. Rendiamo pubblica, sul portale web della regione lazio, la lista delle strutture autorizzate e accreditate, e del loro stato nel caso di sospensioni o revoca.
Ipotesi di un budget massimo per la sanità privata
Calcolato su reali esigenze documentate e pianificate in base alle carenze temporanee del pubblico, modulate su un piano di investimento parallelo sul pubblico
***da valutare in base a riflessioni in merito (cap 1)
DRG e LEA + modello sanitario economico di riferimento
Verifica della qualità dei servizi offerti
Revisione organismi di verifica della qualità dei servizi offerti dagli enti accreditati e convenzionati
*** in elaborazione
Verifica della qualità delle prestazioni erogate
*** in elaborazione
Verifica autorizzazioni solo a fronte di documentate carenza del servizio pubblico
Revisione norme di accreditamento e sospensione
Procedure di verifica
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(1.6.2) Obbligatorietà bilanci e risultati
(1.6.3) Nuovi strumenti di verifica e mappatura puntuale requisiti e criteri accreditamento/autorizzazione
(1.6.4) Criteri assegnazione budget legato a livelli qualitativi
(1.6.5) Sistemi di verifica qualità prestazioni erogate
(1.6.6) Monitoraggio urgente scadenza convenzioni ed accreditamenti 2018-2019