Considerazioni sull’IA generativa
33 Una presentazione dell’IA generativa e conversazionale
John Hurley e Michael Hallissy
Storia
Alla fine di novembre 2022, al mondo è stato presentato Chat-GPT, un sistema chatbot basato sull’intelligenza artificiale (IA), fondato su un modello linguistico denominato GPT-3.5 che fa ricorso all’elaborazione del linguaggio naturale (NLP, da natural language processing) per generare delle conversazioni1. Chat-GPT è stato l’ultimo di una serie di strumenti con queste caratteristiche, ma, diversamente dai precedenti, ha catturato l’interesse e stimolato l’immaginazione del pubblico. A una settimana dal lancio era già stato utilizzato da più di un milione di persone per via della sua abilità nel generare testi simili a quelli che avrebbe potuto creare un essere umano, oltre che alle implicazioni percepite e alla potenziale possibilità di farne uso nel campo dell’istruzione, in contesti di lavoro e nella vita quotidiana. Chat-GPT è in grado di rispondere a domande e di fornire assistenza in attività come scrivere e-mail, testi e codice2.
GPT-3 (Generative Pre-trained Transformer-3) è un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) addestrato attraverso l’apprendimento profondo su una gran quantità di dati (499 miliardi di punti di dati, pari a 800 GB di dati), un modello che supera per dimensioni di centinaia di volte i modelli precedenti3. Chat-GPT, basandosi su questo modello, consente di intrattenere conversazioni analoghe a quelle che si avrebbero con degli esseri umani. In parole semplici, un modello linguistico di grandi dimensioni è addestrato a prevedere la parola successiva all’interno di una frase, più o meno allo stesso modo in cui funziona la funzione di autocompletamento in un messaggio di testo, e poi a continuare questo processo in modo da generare quantità di testo maggiori.
Sin dalla sua comparsa ci sono stati svariati sviluppi in relazione alla creazione e al perfezionamento degli strumenti dell’IA generativa, ne abbiamo indicati alcuni nel grafico sopra riportato. Prima del novembre 2022 erano pochissime le persone che sapessero cosa fosse l’IA generativa e poi, improvvisamente, termini come Chat-GPT sono diventati di uso comune all’interno della società e soprattutto nel settore dell’istruzione. E ci sono tutti gli indizi che queste tecnologie continueranno a svilupparsi e a divenire più utili per tutti nel campo dell’istruzione.
L’IA generativa, di che si tratta?
I sistemi di IA generativa creano nuovi contenuti sotto forma di immagini, testi, audio, video e molto altro, per esempio:
- immagini: l’IA generativa può creare nuove immagini sulla base di quelle esistenti, per esempio creare un nuovo ritratto basandosi sull’immagine del volto di una persona o un nuovo paesaggio basandosi su uno scenario esistente.
- Testo: l’IA generativa può essere utilizzata per scrivere nuovi articoli, poesie e persino sceneggiature. Può anche essere utilizzata per tradurre testi da una lingua ad un’altra.
- Audio: l’IA generativa può generare nuove tracce musicali, effetti sonori e persino voci recitanti4.
L’elenco di possibilità continua a crescere, ma iniziamo con il chiedere ad alcuni programmi di IA generativa da dove deriva il nome ChatGPT.
Cosa c’è dietro un nome?
Gli strumenti di IA generativa hanno molteplici utilizzi, quindi inseriamo il seguente prompt in una serie di programmi (per es. Bing Chat, ChatGPT3.5 e Google Bard):
Sei un esperto di IA applicata all’istruzione. Immagina di dover spiegare cos’è ChatGPT e l’origine del suo nome a bambini e ragazzi di età compresa tra i dieci e i quattordici anni. Spiega perché il nome comprende il termine chat, fornendone alcuni esempi, e come questo sistema possa essere utilizzato nel campo dell’istruzione. Scrivi il tuo elaborato come un testo persuasivo che spieghi ChatGPT
Ecco quanto creato da Bing Chat:
Il nome “ChatGPT” deriva dalle parole “chat” e “GPT.” “Chat” significa parlare con qualcuno in modo amichevole e informale. “GPT” è l’acronimo di “Generative Pre-trained Transformer”, un modo simpatico per dire che ChatGPT è veramente abile nel creare cose nuove come testi, immagini e suoni.
Ecco quanto creato da Chat-GPT:
Ora potreste chiedervi perché si chiama ChatGPT. Bene, il termine ‘Chat’ è stato utilizzato perché il sistema ama fare conversazione con le persone. Si può digitare una domanda o il nome di un argomento e farà del proprio meglio per fornire una risposta sensata. È un po’ come parlare con un amico che sa tutto, beh, quasi tutto! Inoltre, è fantastico anche per chiacchierare in lingue diverse e questo lo rende utilissimo per i ragazzi di tutto il mondo.
Definire la parte ‘GPT’ è un po’ più complicato. Sta per “Generative Pre-trained Transformer”, ma non siete obbligati a ricordarvi questo scioglilingua. In pratica significa che ChatGPT ha appreso moltissimo leggendo tonnellate di libri, articoli e siti web, proprio come voi quando studiate. È come se fosse andata a scuola per moltissimo tempo e fosse divenuta un’esperta in tutte le materie!
Ecco quanto creato da Bard:
ChatGPT è un tipo di intelligenza artificiale (IA) chiamato modello linguistico di grandi dimensioni. Ciò significa che è stata addestrata su un’enorme serie di dati di testo e di codici, cosa che le consente di generare testi, tradurre lingue, scrivere tipologie diverse di contenuti creativi e rispondere alle domande in modo informativo.
Quindi, perché Chat GPT include il termine “chat” nel suo nome? Beh, perché è un sistema pensato per intrattenere conversazioni con le persone! Si possono rivolgere a ChatGPT domande su qualsiasi soggetto e farà del proprio meglio per fornirvi una risposta in modo utile ed esaustivo. Ci si può anche divertire con ChatGPT chiedendo al sistema di scrivere storie, poesie o persino generare codici.
Questi programmi ci consentono di scrivere dei prompt e poi avere una conversazione con un ChatBot (ecco perché si parla di IA conversazionale). L’elenco di modi, che affrontiamo nel libro, in cui questi strumenti possono aiutare insegnanti, studenti e amministratori nel campo dell’istruzione e della formazione è in costante crescita. Ed essi consentono di intrattenere conversazioni, pensate dunque ai modi in cui potrebbero essere utili a voi o ai vostri allievi; potreste fare delle “chiacchierate” su un argomento relativamente al quale dovete fare delle ricerche o per preparare un colloquio o per produrre idee per una lezione o un testo. È interessante raffrontare e contrapporre i risultati che ciascun programma crea e poi trarre le parti migliori e utilizzarle per i propri scopi.
Questi strumenti possono ‘accrescere le vostre capacità’ o esservi di aiuto nell’essere più creativi, produttivi ed efficienti quando si combinano le proprie capacità umane con quelle di una macchina. Pertanto ricordate sempre di valutare in modo critico ciò che essa produce. Divertitevi ad imparare come conversare con questi programmi e vedete cosa producono e se sono utili per voi e i vostri alunni.
L’IA generativa in cifre5
Il grafico riportato di seguito6 illustra l’ascesa di Chat-GPT tra il novembre del 2022 e il maggio del 2023. Nella prima settimana dopo il lancio si è guadagnata un milione di utenti. Si noti che Netflix ha impiegato tre anni e mezzo per raggiungere un traguardo simile e Twitter due anni7.
Anche se Chat-GPT ha raggiunto il massimo del suo utilizzo nel maggio 2023, continua a mantenere la propria popolarità, mentre altri programmi di IA come Bing Chat e Bard stanno parimenti diffondendosi. Per quanto concerne Bing Chat, ha iniziato a essere maggiormente utilizzato quando Microsoft ha acquistato ChatGPT nel marzo del 2023, mentre anche la popolarità di Bard continua a crescere.
3 https://hai.stanford.edu/news/how-large-language-models-will-transform-science-society-and-ai
4 https://www.weforum.org/agenda/2023/02/generative-ai-explain-algorithms-work/
5 https://research.aimultiple.com/generative-ai-applications/
6 https://www.tooltester.com/en/blog/chatgpt-statistics/
7 https://bootcamp.uxdesign.cc/chatgpt-vs-bing-chat-which-is-better-2e46fa821d7d